Prima di un servizio fotografico c’è sempre una telefonata di consulenza tra me e i protagonisti delle foto. Serve per decidere insieme i dettagli della sessione, per sciogliere dubbi, e per dare a chi si troverà davanti la macchina fotografica qualche consiglio utile per sfruttare al meglio quest’esperienza.
Una delle domande più gettonate di queste telefonate, che si tratti di servizi fotografici di coppia, ritratti, sessioni di maternità, famiglia o dedicate ai bambini di ogni età, è sicuramente “che cosa dobbiamo indossare?”.
Nel mio studio troverete abiti per future mamme da utilizzare nelle sessioni gravidanza, vestitini e accessori per neonati, bambine e bambine fino a 6/8 anni, ma portare qualcosa di vostro è sempre un’opzione a cui lascio ampio spazio.
Ecco una mini guida utile per scegliere l’abbigliamento giusto qualsiasi tipo di servizio fotografico:
Questo e il punto 2 sono le regole principali da seguire. L’abbigliamento è qualcosa di fondamentale per il risultato finale che si vuole raggiungere. Quindi quello che dovete chiedervi è: come userò queste foto e cosa voglio che comunichino? L’abbigliamento da scegliere per un servizio fotografico destinato a scopi lavorativi sarà ben diverso da quello di un servizio fatto per avere un ricordo che duri per sempre. Se avete in mente di utilizzare le foto per arredare la vostra casa (foto quadri e composizioni di stampe), realizzare cartoline di Natale o foto partecipazioni, tenete in mente un quadro generale. Una volta stabilito COME userete le foto, scegliete di conseguenza uno stile e individuate una scala di colori guida, senza dimenticare il DOVE: una tela 70×100 di voi vestiti in un eclettico verde acido, potrebbe ad esempio stonare abbastanza in un salotto con tonalità soft e pastellate.
La cosa più importante è coordinare i vari elementi che si decide di indossare, per stile e per colore. Attenzione però: state attenti ad abbinare senza appiattire e rendere noioso troppo il quadro generale! Scegliete una palette che vi guidi: 1-2 colori principali che possono stare bene insieme tra loro ed essere integrati con altre tonalità. Potete optare per un vestito di un colore neutro da vivacizzare con accessori e altri elementi di un colore vivace, oppure scegliere di giocare con diverse sfumature di uno stesso colore. Questa regola vale sia per i servizi fotografici che coi volgono un solo soggetto che per quelli che riguardano due persone, gruppi o famiglie: abbinate i vostri indumenti, ma fare attenzione anche a trovare una sintonia con i vestiti di chi condivide con voi la scena.
Non esiste una regola standard in questo. Come vi dicevo prima dipende molto dal risultato che si vuole raggiungere. Ci sono consigli generali che però posso darvi. Ricordatevi che tranne per alcuni servizi fotografici particolari, l’obiettivo è avere fotografie personali, di gusto e che non vi stanchino nel tempo. Quindi:
Per un fatto di praticità, ma anche di ambientazione e atmosfera. Pensate ad esempio agli scenari naturali che io adoro e sfrutto tantissimo: una bimba con un vestito semplice o con qualcosa di romantico e vintage, sarebbe perfetta con degli stivaletti di gomma, anche colorati. Lo stesso abbigliamento stonerebbe per un servizio fotografico con mamma e papà, ad esempio in un centro storico o al centro di Roma.
E’ fondamentale che chi si trova davanti l’obiettivo si senta a proprio agio, quindi consiglio sempre di orientarsi su qualcosa che sia nelle proprie corde, senza rischiare di indossare qualcosa di sensazionale che però ci faccia sentire a disagio. Questa tensione viene trasferita nel linguaggio corporeo e poi nelle foto! Spesso mi sono trovata davanti a bimbi in lacrime perché non riuscivano a muoversi liberamente o perché non sopportavano cappellini, fasce o simili. Consiglio inoltre di non stressare i bambini durante il servizio con cambi d’abito troppo frequenti: un abbigliamento a strati diventa la carta vincente.
Gli accessori personalizzano e arricchiscono l’immagine: via libera quindi a cappelli, decorazioni per capelli, sciarpe e foulard, borse, orecchini, bracciali, cravatte, papillon e quant’altro. Senza considerare che sono un ottimo aiuto per movimentare pose e sciogliere un pochino il soggetto davanti la macchina fotografica: giocare con una sciarpa o un cappello ad esempio, tiene le mani impegnate e vi rende meno tesi di fronte all’obiettivo.
Fate attenzione però! Gli accessori devono essere complementari, e non devono monopolizzare la scena e distogliere l’attenzione dal soggetto principale e dalla sua personalità!
Un altro consiglio: devono essere inseriti nel complesso in modo armonico e non cozzare con il quadro generale, quindi assicuratevi di lasciare a casa bracciali, orologi o orecchini che usate nel quotidiano.
Per alcuni tipi di servizi inoltre, preferisco la semplicità e la purezza. Pensate al servizio fotografico gravidanza in studio. La pancia punto focale di ogni scatto e la futura mamma è spesso avvolta da morbidi abiti o tessuti in colori pastellati e delicati. Qualsiasi altro accessorio è inutile, superfluo e fuori luogo.
Più livelli di abbigliamento danno stile alla figura, rendono bella e interessante ciascuna foto. Diversi materiali tra i vari elementi (pizzi, merletti, nastri, elementi di lana, texture particolari etc…) danno invece profondità e struttura all’immagine, arricchendola di dettagli, soprattutto in quelle bianco e nero. Senza dimenticare l’aspetto pratico: vestirsi a strati permette variazioni veloci e pratiche, considerando che non sempre location e condizioni climatiche consentono di cambiarsi.
Ricordate che le scarpe possono valorizzare o distruggere un look nel complesso. Affidatevi quindi al buon gusto e tenete ben presente le caratteristiche della location (tacco 12 per camminare nei campi non è proprio comodissimo!). Generalmente sconsiglio le scarpe da ginnastica, a meno che non si strati di Convers o simili. Pensate sempre che possono essere elementi che danno un tocco di stile e colore alla scena, soprattutto per alcuni tipi di servizi, come le sessioni dedicate ai bambini: un paio di stivali particolari o ballerine colorate, magari abbinate con un accessorio, o a qualche dettaglio di chi altro sarà nella foto, il gioco è fatto! Non dimenticate poi il potere di calze e calzini colorati e non!
Se avete in programma tagli di capelli, è consigliabile farlo non più tardi delle due settimane che precedono il servizio. Pieghe e acconciature sono ben accette, ma ricordandovi di contestualizzarle, così come il make up: prediligete sempre un trucco che sia vostro, che vi valorizzi senza appesantire il volto o snaturarvi. Vi ricordo che tra i miei servizi à la carte, c’è anche il make up realizzato da professioniste, da prenotare insieme con il servizio.
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